giovedì 28 ottobre 2010

Un falso uragano a Taranto

 
Ecco quello che è successo a Taranto: i fenomeni più violenti si sono concentrati come da prassi sul versante ionico e salentino, dove lo scontro tra masse d'aria di natura diversa è stato più violento. La risalita di aria calda e umida pompata da Sud da uno splendido scirocco, si è scontrata con l'aria preesistente più fredda. E' facile che in queste condizioni, si vengano a creare i presupposti per fenomeni estremi in grado di dar luce a temporali intensi e anche a "fenomeni vorticosi"; ciò è facilitato se siamo in presenza di un mare piuttosto caldo che funge da catalizzatore.
Infatti spiegato in brevi parole (poi vi torneremo più in seguito), l'aria umida è più leggera di quella secca a causa del suo peso molecolare e questo facilita correnti ascendenti (nuclei di bassa pressione e quindi instabilità e cattivo tempo). Per di più aria che contiene vapore, salendo di quota, attraverso fenomeni piuttosto semplici, tende a raffreddarsi di meno di quanto dovuto e quindi la massa d'aria in ascesa risulta più calda di quella circostante e quindi di peso minore... il tutto genera un'ulteriore spinta verso l'alto e ulteriori correnti ascendenti e un approfondimento della bassa pressione e del cattivo tempo.
L'energia messa a disposizione dal sistema è enorme e viene poi dileguata attraverso fenomeni temporaleschi di vario tipo: ecco perchè nelle zone con elevata umidità e mari piuttosto caldi i fenomeni "estremi" sono decisamente molto più probabili... se volessimo spingerci al limite, potremmo dire che è proprio intorno ai mari più caldi dell'Equatore che nascono gli uragani (o cicloni tropicali).

Ma uragano è una cosa, tromba d'aria (o marina) un'altra.
Il cronista confonde ripetutamente i due concetti: quello ripreso nel video non è evidentemente un uragano (che ha dimensioni di centinaia di Km) ma un semplice vortice di vento che dalla nube scende verso il mare. Non esiste quindi nè "occhio del ciclone" nè "polvere sollevata": nel primo caso si tratta solo della "proboscide" protesa, nel secondo caso di "acqua sollevata".
Se volessimo inquadrare il fenomeno da un punto di vista della sua potenza distruttiva, potremmo dire che da una scala da 0 (zero) a 5, sarebbe catalogato come un F0 o al massimo F1: insomma ben poca cosa.
E' già il secondo o terzo fenomeno del genere segnalato dall'inizio di questo settembre nella zona ionica.

2 commenti:

  1. Il 28 novembre 2012 alle ore 10.30 un altro "falso uragano" ha distrutto un pó di fabbrica, sdradicato alberi, ribaltato auto, scoperchiato tetti nella mia città.

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  2. L'articolo si riferiva ad un evento vorticoso ad ottobre del 2010.
    Che il nuovo evento sia stato distruttivo non ci sono dubbi: è bene però precisare che il video cui facevo riferimento parlava di "uragano" che è cosa ben diversa da una tromba d'aria/tornado.
    Bronchite e tonsillite provocano ugualmente danni per il corpo umano, ma non per questo possono essere la terminologia può essere confusa.

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